Cibovagare - Viticoltura eroica. I vini estremi

Viticoltura eroica. I vini estremi
Seconda puntata: dalla Valtellina all’isola di Pantelleria, 5 esempi di viticoltura eroica.
Cibovagare, Flavia Rendina, 6 luglio 2023

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Continua il nostro viaggio nella viticoltura eroica italiana, con altri 5 territori e i loro ripettivi vini estremi.

VALTELLINA (LOMBARDIA)

Valtellina Superiore DOCG Riserva Sassella Rocce Rosse
ARPEPE

La Valtellina è un altro territorio di antica tradizione eroica, dove la viticoltura è praticata sin dall’epoca romana. A renderla possibile sono tre condizioni geografiche fondamentali: l’orientamento della valle che va da est a ovest, esponendo a sud il versante vitato; l’inclinazione dei pendii che, compensando la distanza dall’equatore, garantisce la stessa quantità di luce che c’è a Pantelleria; e, infine, la tipologia dei suoli, di origine morenica e alluvionale, quindi ricchi di minerali utili alle viti, sebbene poco profondi e molto permeabili. Le vigne sono disposte su terrazzamenti arginati da muretti a secco di scisto, dove si accede solo a piedi e si lavora senza l’ausilio di macchinari, al massimo servendosi di piccole teleferiche per il trasporto di uve e attrezzi.

Il vitigno principe dell’areale è il Chiavennasca, nient’altro che un biotipo di Nebbiolo adattato a queste condizioni pedoclimatiche. Attraverso la tecnica di appassimento degli acini dà vita al tipico e complesso Sfursat, oltre che a vini delle 5 sottozone di grande piacevolezza e facilità di beva, come il Sassella Rocce Rosse della cantina Arpepe. Frutto dei suoli più antichi dell’areale, è caratterizzato da profumi fruttati freschi e da una sapidità che rende la beva irresistibile. [...]